Italia dei diritti denuncia discarica nella stazione di Tor di Valle

Italia dei diritti denuncia discarica nella stazione di Tor di Valle

Alessandro Calgani, responsabile romano del movimento: “Ormai sono sempre le periferie romane che risentono dell’incuria del Comune”

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Roma, 21 settembre 2009 – “Il XII municipio di Roma è invaso dalla spazzatura”, queste le parole della responsabile dell’Italia dei Diritti, Antonietta Cappitelli. In particolare la segnalazione riguarda la zona della stazione di Tor di Valle. Non si fa in tempo a scendere dal treno che ci si trova in un’improvvisata discarica a cielo aperto. Quello che deve funzionare da canale di scolo per l’acqua, viene invece utilizzato come un grande cassonetto. “E’ un’indecenza – ha commentato la responsabile per il XII Municipio – una grave mancanza: in primo luogo da parte dei cittadini che non rispettano gli spazi comuni, e in secondo luogo vi è una mancanza di controllo da parte del Comune e dell’Ama”. Quello che stupisce gli abitanti della zona è che nei pressi della stazione, due volte alla settimana, si svolge il mercato. Di conseguenza l’Ama, una volta pulite le piazzole dovrebbe ripulire anche l’area limitrofa. Invece tutto viene lasciato così, allo sbando.

Sulle scale della metropolitana Eur Palasport la situazione non è molto diversa: buste di spazzatura, sporcizia e rifiuti. Alla denuncia si è unita la voce del responsabile per la città di Roma dell’Italia dei Diritti, Alessandro Calgani: “Proprio nei giorni scorsi abbiamo sentito il sindaco deciso nel voler puntare su opere strategiche per sfruttare il servizio pubblico della città. La dislocazione dei punti di accesso sul territorio, ma soprattutto il rispetto delle norme igieniche attraverso un adeguato servizio di pulizia delle stazioni, non potrebbero che incentivare l’accesso a mezzi pubblici. Comunque, come sta diventando ormai prassi, a risentire dell’incuria – conclude l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro – sono tutte le periferie romane, dalla nord alla sud”.

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Metro D tra le opere strategiche a Roma, Calgani critico

Metro D tra le opere strategiche a Roma, Calgani critico

Il responsabile romano dell’Italia dei Diritti: “Ben venga questa nuova Linea, ma prima pensiamo a terminare e riqualificare l’attuale servizio metropolitano”

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Roma, 18 settembre 2009 – “Pur essendo completamente d’accordo con l’inserimento della Linea D nelle opere strategiche, ogni volta che sento parlare di trasporti su Roma mi viene da sorridere. Siamo una città con strutture metropolitane fortemente insufficienti rispetto alle altre capitali europee: basti pensare che Vienna ha 5 linee, Bruxelles ne ha 7, fino a raggiungere le 15 linee di Parigi e Londra”. Questo il commento di Alessandro Calgani, responsabile per la città di Roma dell’Italia dei Diritti, in merito alla richiesta avanzata dal sindaco Gianni Alemanno al ministro per le Infrastrutture, Altero Matteoli, e al presidente della Regione, Piero Marrazzo, per inserire la Linea D della metropolitana di Roma all’interno del Programma delle infrastrutture strategiche. L’opera, ancora in fase di definizione, consentirebbe di realizzare un percorso di circa 20 km, munito di oltre venti stazioni dislocate nei quartieri Talenti, Montesacro e Salario a nord, e nelle zone di Trastevere, San Paolo, Marconi, Magliana ed Eur a sud.

“Ben venga l’ipotesi della Metro D – osserva l’esponente del movimento diretto da Antonello De Pierro – ma pensiamo prima di tutto a terminare l’attuale metropolitana, a riqualificare la mobilità romana e a non far viaggiare i cittadini in agglomerati mobili di persone”.


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Scuola elementare “Manin” esempio di integrazione, il commento di Calgani

Scuola elementare “Manin” esempio di integrazione, il commento di Calgani

Il responsabile romano dell’Italia dei Diritti: “Saranno i bambini ad insegnarci il rispetto delle altre culture”

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Roma, 14 settembre 2009 – In un panorama di discriminazione e omofobia tra i banchi della Manin è di scena l’integrazione. Una scuola non solo frequentata da bambini stranieri, ma sempre più richiesta anche dalle famiglie italiane. L’anno scorso il 60% degli studenti erano extracomunitari, quest’anno la percentuale si è ribaltata. È un esempio per tutta la capitale, se si pensa allo scalpore che hanno suscitato i dati della scuola elementare Pisacane di Tor Pignattara, dove il 97% degli iscritti è composto da alunni stranieri.

“Questo è un primo segnale che l’integrazione può esserci e forse saranno proprio i bambini a fornirci un esempio costruttivo che ci potrà far uscire dalla nostra campana di preconcetti”, ha commentato il responsabile romano dell’Italia dei diritti, Alessandro Calgani. “E’ vero anche che una scuola non basta. La vicinanza e la conoscenza delle altre culture va rispettata e sfruttata per colmare alcune nostre lacune. Però allo stesso tempo non dobbiamo creare realtà in cui ci troviamo ad avere percentuali di stranieri nettamente più alte rispetto agli italiani, questo sicuramente non gioverebbe al processo integrativo. La distribuzione deve essere fatta con criterio e con celerità – conclude il responsabile per la città di Roma del movimento presieduto da Antonello De Pierro – senza rimandare alla stagione successiva. Se le cose sono prioritarie abbiamo visto che basta che si schiocchino le dita e vengono attuate.”

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Blitz dei vigili a Roma contro parcheggiatori abusivi , il punto di Calgani

Blitz dei vigili a Roma contro parcheggiatori abusivi , il punto di Calgani

Il responsabile capitolino dell’Italia dei Diritti: “E’ doveroso monitorare una lista dei luoghi clou della riscossione abusiva e cadenzarvi sopralluoghi nel medio periodo”

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Roma, 11 settembre 2009 – “A Roma il ruolo del parcheggiatore abusivo è diventato un vero e proprio lavoro che non necessita di colloquio per l’assunzione. Ritengo fondamentale debellare questo fenomeno dalla capitale”. Queste le parole del responsabile per Roma dell’Italia dei Diritti Alessandro Calgani circa l’ennesima operazione dei vigili urbani capitolini contro i posteggiatori irregolari che, apparentemente con «le buone», accumulano esentasse svariate decine di euro al giorno per il servizio coatto offerto agli sventurati automobilisti. Ad aggravare la serie di irregolarità, come evinto dalle recenti cronache, si aggiungono gli illeciti riscontrati negli spazi per le vetture degli ospedali San Filippo Neri, Sant’Eugenio e Bambino Gesù.
“E’ doveroso monitorare una lista dei luoghi clou della riscossione abusiva e cadenzarvi sopralluoghi nel medio periodo – aggiunge l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro – per assottigliare di netto il reiterarsi del malaffare, garantire un servizio efficace al cittadino e, ovviamente, evitare un’ulteriore componente di evasione fiscale. Quando apprendo dai giornali di queste operazioni di controllo, organizzate senza che vi siano a monte logiche strategiche e temporali, – conclude Calgani – mi risulta impossibile non declassarle a mere azioni di routine facilmente aggirabili”

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Roma, disagi a Colle Prenestino per chiusura scuola, interviene l’Italia dei Diritti

Roma, disagi a Colle Prenestino per chiusura scuola, interviene l’Italia dei Diritti

Il responsabile per Roma Alessandro Calgani: “Chiederemo un incontro con il presidente del Municipio e l’assessore alla Scuola insieme ai rappresentanti dei genitoriscuola_deserta.jpg


L’Italia dei Diritti dà voce alla protesta dei genitori dei bambini iscritti alla scuola elementare Maria Grazia Cutuli di via Melizzano, zona Colle Prenestino.
Sull’ingresso dell’edificio, dichiarato inagibile per l’anno scolastico 2009-2010 a causa dei danni riportati per le scosse telluriche del 6 Aprile che hanno devastato il territorio abruzzese, da una settimana è appeso l’annuncio del trasferimento dell’attività didattica presso un altro istituto sito a Ponte di Nona, ossia a 5 chilometri di distanza. Nonostante la tempestività con la quale è stata scelta la lontana dislocazione, e nonostante quella che viviamo sia l’era di internet, l’amministrazione competente ha delegato la comunicazione del provvedimento soltanto ad una semplice affissione. Non solo: molte richieste e domande circa l’uso di navette alternative o sul calendario previsto per i lavori di ristrutturazione hanno trovato risposte vaghe e confuse.

Contattato affinché possa facilitare un faccia a faccia con il presidente del Municipio VIII Massimiliano Lorenzotti, il responsabile per Roma dell’Italia dei Diritti Alessandro Calgani commenta così la vicenda: “La decisione di chiudere una scuola inagibile è sacrosanta, ma non sono questi i tempi e le modalità di informazione che un cittadino merita. Pur non entrando nel merito delle colpe e delle responsabilità, credo sia necessario dare riscontri agli abitanti che trovano sconvolta l’organizzazione della giornata. Gli organismi coinvolti – incalza l’esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro – devono impegnarsi per recuperare il tempo perso e garantire i servizi alle famiglie che vivono una oggettiva difficoltà. Chiederemo – conclude Calgani – un incontro con il presidente del Municipio e l’assessore alla Scuola insieme ai rappresentanti dei genitori”.

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Sanatoria multe a Roma

Sanatoria multe a Roma, Calgani critico

Il responsabile per Roma dell’Italia dei Diritti: “Capisco la necessità ma i condoni sono espedienti per fare cassa e legittimare i furbi a scapito del cittadino onesto

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Roma, 29 luglio 2009 – Le lettere sul mini condono per le multe fino al 2004 arriveranno ai romani “morosi” a settembre, a rientro dalle vacanze. Solo allora gli automobilisti che non hanno pagato le contravvenzioni, accumulando negli anni gli interessi, beneficeranno della sanatoria pagando solo una maggiorazione del 4 per cento. “Per come la penso io, i condoni sono degli escamotage per favorire chi ha beneficiato di vantaggi senza averne il diritto”, ha commentato il responsabile per Roma dell’Italia dei Diritti, Alessandro Calgani. “ Comprendo le esigenze di bilancio ma condivido in minima parte l’iniziativa perché, pur di non prendere in mano l’incombenza di rivedere i processi di accertamento e riscossione, risulta molto più comodo ricorrere a condoni che fanno rientrare una parte di soldi, senza dover lavorare troppo”, ha aggiunto l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro. La sanatoria interesserà tra i 400 e i 600 romani e per le multe commesse nel 2005 si tenta la strada della rateizzazione per agevolare il pagamento. “ Rimango convinto che chi non si è fatto problemi nel pagare le multe in precedenza continuerà, in larga parte, nel suo iter di indifferenza – conclude Calgani – mentre chi le ha sempre pagate, anche se ingiuste, rimpinguerà come sempre le casse del comune.”

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Chiude posto di Polizia Centocelle

Chiude posto di Polizia Centocelle, il dissenso di Calgani

Il responsabile romano dell’Italia dei Diritti: “A causa di queste decisioni Roma si sta trasformandoin una realtà in cui le periferie sono considerate zone di serie B”


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ROMA, 23 luglio 2009 – Lasciando una zona problematica e causando nuovi disagi ai cittadini, chiude il posto di Polizia Centocelle. La chiusura, prevista per questa mattina, era già stata criticata nei mesi precedenti dai cittadini che temono per un abbassamento del livello di sicurezza nel quartiere. Il questore di Roma Giuseppe Caruso, per placare le polemiche, annuncia a breve la presenza di due ulteriori pattuglie che potenzieranno i sistemi di controllo della zona.
Alessandro Calgani, responsabile romano dell’Italia dei Diritti, ha commentato: “Si tratta
dell’ennesima risposta politica che viene a mancare da parte dell’amministrazione. Nei mesi scorsi era stata approvata una mozione del Municipio al fine di non costringere i cittadini a raggiungere Tor Tre Teste, dove è situato il posto di polizia più vicino, obbligandoli quindi ad attese interminabili per l’unico mezzo di trasporto che collega Centocelle alla zona; tuttavia la mozione non è bastata per bloccare questa decisione insensata. Come Italia dei Diritti continueremo a sostenere l’esigenza di tenere conto delle centinaia di firme raccolte all’atto della decisione mesi orsono”.


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Tre anni per il pirata della strada ubriaco

Tre anni per il pirata della strada ubriaco, lo sdegno di Calgani

Il responsabile romano dell’Italia dei Diritti: “Episodi come questo ci lasciano solo il desiderio di una giustizia che resta la vera latitante di questo Paese

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ROMA, 22 luglio 2009 – Sono trentasei i mesi inflitti al romeno che a Roma, il 7 febbraio scorso, mentre era ubriaco alla guida di un auto rubata, uccise Marco Picano, un ragazzo di 37 anni, guidando contromano sulla via Prenestina senza neanche fermarsi a prestare soccorso. Le polemiche divampate dopo la sentenza non si placano per una condanna che sembra non dare il giusto rilievo ad azioni che andrebbero punite in modo più deciso e severo. Alessandro Calgani, responsabile romano dell’Italia dei Diritti, ha dichiarato sconcertato: “ Rimango sconvolto come cittadino ed ho la stessa reazione che hanno la maggior parte di noi, una sorta di senso di rabbia ed impotenza di fronte all’impunità costante che si rileva di fronte a dei reati come gli omicidi. Qui c’è un problema di fondo sulle applicazioni della legge, ma soprattutto sugli escamotage legislativi”.

Non è la prima volta che l’Italia dei Diritti si schiera in modo deciso contro coloro che, ubriachi alla guida, sono causa di incidenti stradali e di vittime innocenti. Il movimento guidato da Antonello de Pierro da anni si batte per pene più severe per coloro che causano migliaia di morti sulle strade proponendo: la revoca definitiva della patente e l’arresto immediato per chi viene trovato al di sopra dei tassi alcolemici consentiti per legge alla guida di un’autovettura e l’accusa di omicidio volontario per chi, ubriaco alla guida, causa incidenti stradali. Queste pene andrebbero però accompagnate a un aumento dei livelli di alcolemia consentiti e da controlli che accerterebbero il reale pericolo del conducente fermato.

“ Esprimo a nome di noi tutti, la più sentita solidarietà alla famiglia di Marco – conclude Calgani – augurandomi che tragedie come questa smettano di ripetersi sulle strade del nostro Paese”.

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Italia dei Diritti denuncia degrado sulle spiagge di Ostia

Italia dei Diritti denuncia degrado sulle spiagge di Ostia

A sollevare la questione è Paola Torbidoni, responsabile del movimento per il XIII Municipio. Il responsabile romano Alessandro Calgani: “Gli obblighi dei gestori sono tali per tutto l’anno” spiagge ostia.jpg

Roma, 20 luglio 2009 – In estate, si sa, il litorale romano vive il suo periodo aureo, i cittadini provenienti dalla Capitale trovano strutture accoglienti, spiagge pulite, servizi efficienti. Ma in inverno? La responsabile del movimento per il XIII Municipio Paola Torbidoni ha sollevato un problema che ha messo in mostra una situazione a tratti preoccupante. Passata l’estate, infatti, nonostante i proclami effettuati dai proprietari degli stabilimenti balneari circa gli sforzi per la conservazione e la salvaguardia del patrimonio del demanio, la fruizione delle spiagge diventa un problema: recinti, cancelli chiusi, sporcizia, plastica. In merito è intervenuto Alessandro Calgani, responsabile romano del movimento presieduto da Antonello De Pierro, che ha dichiarato: “Gli obblighi dei gestori in termini di responsabilità della manutenzione degli arenili vanno rispettati anche quando questi non hanno come introito il biglietto di ingresso. Proprio quest’anno che i mondiali di nuoto stanno dando una opportunità enorme alla nostra città sarebbe il caso di dimostrare a tutti che esiste una gestione della costa non puramente di facciata. E’ da tempo che ci stiamo pensando, ma potrebbe essere istituito un fondo di cooperazione alla pulizia delle spiagge in cui esistano dei rimpalli di competenza e al quale dovrebbero partecipare coloro che traggono profitto da sfruttamento e concessioni di aree del litorale. Comunque – conclude Calgani – resta il fatto che azioni atte a garantire il decoro devono essere puntuali e allo stesso tempo repressive nei confronti di chi sfrutta la costa solamente per trarne giovamento economico”.

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Via San Godenzo in rivolta per escrementi animali

Via San Godenzo in rivolta per escrementi animali, interviene Calgani

Il responsabile romano dell’Italia dei Diritti : “Il nostro movimento come megafono di una voce dei cittadini che non viene ascoltata”

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Roma, 8 luglio 2009 – Continua da due anni e mezzo la battaglia del comitato cittadino di via San Godenzo, in zona Trionfale, contro il degrado provocato dai molti proprietari di cani poco solerti nel raccogliere le feci dei loro “amici a quattro zampe”. Un disagio dovuto alla totale violazione della normativa Ama in materia, e agli inesistenti provvedimenti della Polizia Municipale, nonostante i continui ed insistenti solleciti. Gli abitanti delle palazzine limitrofe, rappresentati dal Dott. Marco Ferranti, lamentano l’impossibile convivenza con i latrati degli animali anche nelle ore notturne, lo spettacolo indecoroso dei cassonetti pieni di escrementi non racchiusi nei consoni sacchetti, e addirittura, a causa delle frequenti piogge e della calura estiva, le numerose pozzanghere nauseabonde circondate da sciami di insetti e i cattivi odori persistenti. Tutto ciò, tra l’altro, senza mantenere l’area contestata ad una distanza di sicurezza di  100 metri rispetto al piccolo parco, presente nella stessa strada, popolato da bambini che dovrebbero giocare nella totale tranquillità e nel pieno rispetto delle norme igieniche. In difesa del gruppo interviene Alessandro Calgani, responsabile per Roma dell’Italia dei Diritti, movimento guidato da Antonello De Pierro: “ La cosa più grave che riscontro in questa vicenda è l’impossibilità dei comitati cittadini nel conferire costruttivamente con le amministrazioni municipali, nonostante ci siano leggi apposite. Sentire risposte di impotenza da parte dei controllori della situazione, trovarsi di fronte alle solite promesse, tipiche del mese pre-elettorale, ma soprattutto defilare in un limbo anche richieste di ripristino, da parte della componente legale dell’amministrazione stessa, rappresentata dal Difensore Civico, palesa quanto sia arduo essere tutelati in una città come Roma”. E conclude: “Gli esponenti dell’amministrazione devono fornire risposte certe e noi, come Italia dei Diritti, rappresenteremo il megafono di una voce dei cittadini che non viene ascoltata”.

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